Scrittore e uomo politico peruviano. Iniziò la sua carriera politica
nelle file dell'APRA, l'Alleanza popolare rivoluzionaria americana, da cui si
allontanò, nel 1928, per fondare il Partito comunista peruviano,
affermandosi come il massimo teorico del Comunismo latino-americano. Negli anni
seguenti svolse una febbrile attività politico-organizzativa, oltre che
giornalistica e letteraria. Pur avendo intitolato la sua opera più famosa
Difesa del Marxismo (1927), non fu mai un marxista ortodosso. La sua
interpretazione teneva conto delle particolari condizioni dell'America Latina,
inducendolo a dare un'assoluta priorità alla questione agraria.
Respingeva la tesi secondo cui l'obiettivo di dare la terra agli Indios poteva
essere raggiunto facendo rinascere la tradizionale proprietà comunitaria
primitiva e sottolineava la differenza radicale tra il Comunismo primitivo e il
Comunismo moderno. Nonostante le tendenziali simpatie per il proletariato
industriale, si dedicò alla lotta per garantire agli Indios il possesso
della terra e ciò lo portò a entrare in conflitto con i compagni
di partito al congresso comunista di Montevideo del 1929, in cui vennero
respinte le sue tesi sulla questione agraria. L'influenza del suo pensiero fu
notevole in tutta l'America Latina. Tra le altre sue opere:
La scena
contemporanea (1927) e
Saggi sull'interpretazione della realtà
peruviana (1928) (Lima 1895-1930).